La vicenda del volontario del soccorso che ci aveva segnalato un tentativo, o presunto tentativo, di dirottamento a Verbania di una donna incinta coinvolge la nostra testata che l'ha accolta.
Quanto pubblicato sul sito era frutto di una lettera inviataci. Essendo una segnalazione è stata messa nella rubrica delle segnalazioni. Lo scritto è stato riassunto, inserendolo in un contesto di confronto sul tema della sanità che da anni tiene banco nel Vco.
Un solo particolare in più dobbiamo fornire. La lettera il volontario l'ha mandata, dopo averci pensato un po', il 27 dicembre, ma il caso - ci è stato confermato in queste ore - risale a diverse settimane prima.
Doveroso che la Cri di Domodossola e l'Asl intervengano a spiegare la loro versione, alla quale ovviamente crediamo e che naturalmente abbiamo pubblicato.
Prendiamo atto che Asl rimarca la correttezza di Vco Azzurra, dove ha sempre trovato spazio e disponibilità.
Fughiamo un dubbio: il volontario esiste, con nome e cognome, anche se lui ci ha chiesto l'anonimato per non subire ritorsioni. Anonimato che ovviamente difendiamo. La nostra emittente ha fatto quanto doveva: verificare se chi l'ha scritta esiste.
Non c'era da parte nostra nessuna volontà di denigrare il lavoro di Croce Rossa o Asl, crediamo che quando la nostra emittente fa sia sotto gli occhi di tutti. E non ha mai negato spazi a nessuno tantomeno ad Asl e Croce Rossa. Ma se c'è una segnalazione di un cittadino qualunque anche costui ha diritto di esprimere le sua posizione.
Noi restiamo per ora alle note che ci sono arrivate: quella del volontario, quella della Cri e quella dell'Asl. Facendo cosa è nostro dovere: informare, mettendo a confronto le parti.
Un parere però lo diamo anche noi; se ci sono contrasti su dove e come far partorire le donne è una questione organizzativa interna da discutere o un argomento di divisione politica. Si facciamo pure indagini interne su chi può aver fatto uscire la notizia, vera o falsa che sia. Asl e Cri ne hanno diritto. L'intervento della magistratura lasciamolo invece per reati gravi e non per uno scambio di opinioni pur anche duro.
Renato Balducci