Radicali lanciano allarme : " Druogno come Gorino". Zanoletti rimanda al mittente le accuse
La Valle Vigezzo rischia di diventare la Gorino piemontese. Il grido d'allarme arriva dai Radicali Italiani. "Di fronte all'ipotesi di arrivo di alcuni migranti a Druogno decine di persone si sono mobilitate e alcuni sindaci si sono espressi con parole molto dure. Ci sono tutte le premesse perché si ripetano le inqualificabili vicende accadute recentemente nel paese del ferrarese" denunciano Igor Boni e Silvja Manzi della direzione nazionale dei Radicali Italiani. I quali, rifacendosi in particolare ad alcune esternazioni razziste apparse sul web, aggiungono: "Le bugie sull'immigrazione fanno il loro effetto sulle paure e sulle pance di una fascia di popolazione; alcuni amministratori inseguono queste paure rincarando la dose. In più, da quel che si legge, il livello di informazione da parte della Prefettura nei confronti dei Comuni non è certo stato sufficiente per preparare la strada ad un provvedimento che, in tutti i casi, non pare essere così impattante dato che si parla di una ventina di migranti in arrivo in una struttura temporanea di accoglienza".
"Quindi noi per qualcuno saremmo razzisti? I fatti dimostrano tutt'altro". Rimanda le accuse al mittente il sindaco di Druogno Marco Zanoletti, che dice: "Trenta migranti in un paese di circa 400 abitanti sono una enormità rispetto al 2,5 per mille che è previsto dell'accordo A. N. C. I.- Viminale. Chiediamo solo il rispetto di quanto previsto dagli accordi presi a livello nazionale". Questa la posizione, peraltro già chiara da giorni, del Comune di Druogno. Il vice sindaco Giovanni Francini, parlando di quanto fatto "in tempi non sospetti", spiega: "Con una delibera nel 2011 i consiglieri hanno rinunciato ai gettoni di presenza, in tutto 900 euro, destinando la cifra per il progetto "Terra Madre - Mille orti in Africa".
"L'accordo Anci Viminale parla chiaro - evidenziano ancora da Druogno -, parla di profughi e a noi vanno bene, nel rispetto degli accordi sottoscritti a livello nazionale. Non vanno bene quelli che non sono ancora stati riconosciuti come tali". Il sindaco Marco Zanoletti invita infine a stemperare le polemiche: "Il Comune non è razzista, lo dimostra coi fatti, non con parole sterili".