Ancora aperta la partita relativa alle attrezzature dalla Latteria antigoriana. L'ultima parola sarà affidata ad una perizia
Sarà una perizia a stabilire il valore delle attrezzature acquistate in questi anni dalla Latteria di Crodo e quindi a decidere quale somma le Unioni Montane dovrebbero versare per acquisirle. Perizia che servirà alle Unioni Valle Ossola, Alta Ossola e Media Ossola per ridefinire i rapporti con la Latteria di Crodo.
Due mesi fa l’Unione Montana Alta Ossola aveva approvato una delibera sulla possibile acquisizione delle attrezzature che la latteria ha comperato e installato nel caseificio di Oira. Un intervento che all’Unione Alta Ossola definiscono come sostegno all’attività della latteria , quindi all’attività agricola e zootecnica dell’Ossola. Ma c’è la massima attenzione da parte di alcuni amministratori della Unione Valle Ossola che non nascondo perplessità sull’operazione e attendono la perizia per chiarire alcuni passaggi. Le Unioni interessate al contributo sono infatti tre: la valle Ossola col 61,15 per cento della cifra, l’Alta Ossola col 32,12 e la Media Ossola con il 6,73 per cento. Ma alla Unione Valle Ossola, dove in queste ore hanno fatto loro la delibera dell’Alta Ossola, l’operazione viene seguita con attenzione per la sua delicatezza, visto che si tratta di gestire soldi pubblici.
Tutto parte dalla richiesta della Latteria di essere sostenuta economicamente, dovendo versare affitti arretrati, mai pagati, per 130 mila euro alla vecchia Comunità Montana, in liquidazione. Pagamenti stabiliti da una sentenza del Tribunale di Verbania.
Ora l’Unione Alta Ossola sembra valutare l’idea di un aiuto economico alla cooperativa antigoriana. Che proprio nei giorni scorsi ha presentato la sua nota spese sulla quale poggerà l’esame dell’esperto chiamato a redigere la perizia. Una nota di sessanta pagine dove con fatture pari 343 mila euro di spese.
Renato Balducci