Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal consigliere Stefano Costa di Italia Viva per chiedere una modifica della legge regionale che garantisca al Vco di essere rappresentato al pari delle altre province a Torino.
La richiesta sarà di permettere l’ingresso a un consigliere per la maggioranza e uno in minoranza. Il documento sarà sottoposto poi all’assemblea dei sindaci e il presidente della Provincia Alessandro Lana lo inviera anche all’Upi Piemonte.
Unanimità anche per l’ordine del giorno della leghista Magda Verazzi che impegna la provincia a studiare possibili implementazioni dei collegamenti via lago anche in vista della futura chiusura della Statale 34 a Cannobio per la realizzazione di gallerie paramassi con gravi disagi per i frontalieri. Documento che sarà sottoposto alla Regio Insubrica.
Ultima riunione per questa amministrazione, visto che il 29 settembre si terranno le elezioni che rinnoveranno i consiglieri, mentre il presidente rimarrà in carica.
Per questo, ha spiegato il consigliere delegato al Bilancio Giandomenico Albertella, gli uffici hanno lavorato per approvare il dup anzitempo.
Lana e Albertella hanno anche comunicato che la Corte dei Conti ha sancito ufficialmente l’uscita della Provincia dal piano di riequilibrio e può ora entrare nella normale gestione.
Buone notizie anche sul fronte dei canoni idrici: è probabile che quest’anno la cifra potrà superare quella dell’anno scorso.
Da Emanele Vitale del Partito Democratico l’invito all’amministrazione a compiere scelte politiche che diano una visione anche su temi come viabilità e trasporti in
una fase “estremamente preoccupante e spiacevole. La Provincia deve tornare a essere un ente Che si fa sentire in maniera più convinta “.
Lana ha risposto che l’ente è stato sempre presente sui territori, con importanti interventi e programmazione di edilizia scolastica. E poi ha ricordato gli interventi fatti in materia di strade e le emergenze idrogeologiche: ” un tema – ha detto Lana – per il quale dovremo cercare altri stanziamenti ad hoc. Luzzogno e Bognanco ci hanno messo in ginocchio. Se anche san Domenico fosse stata di competenza provinciale sarebbe stato molto difficile pure con un bilancio solido”.
Albertella ha auspicato che venga applicata anche la parte della legge 19 sulla autonomia del Vco che riguarda le deleghe.