Nel foyer "WWV. Woman at work in Verbania", una cinquantina di ritratti in bianco e nero di Lorenzo Camocardi e Daniela Meneghin, evento nell'ambito di "Verbania si tinge di rosa"
"WWV. Woman at work in Verbania" è il titolo della mostra allestita al Teatro Maggiore in occasione di "Verbania si tinge di rosa", gli eventi che accompagnano al premio letterario dedicato all'universo femminile, giunto alla 3° edizione, che è in programma sabato 10 marzo.
L'esposizione nel foyer del teatro racconta in una cinquantina di ritratti, altrettante donne impegnate nella loro occupazione. Le foto, tutte in bianco e nero, sono firmate da Lorenzo Camocardi e Daniela Meneghin. Sorridono l'autista di pullman, la ruspista, il medico, la veterinaria, la battellotta, l'avvocato. E poi la sindaca, giovani ancora in erba e altre dai capelli bianchi. Donne che sognano dai nove ai novantuno anni.
"Le donne sono belle – scrive nella presentazione della mostra Nives Cerutti-. E' banale trovare la bellezza in un corpo di giovane donna che si affaccia al mondo. E' più profondo vedere la bellezza nello sguardo delle donne impegnate nelle loro attività. La vita ha un sapore intenso se siamo accompagnati dalle donne che con noi e per noi lavorano".
L'esposizione è allestita fino al 10 marzo con ingresso libero nei giorni di apertura del teatro con eventi in programmazione. "Verbania si tinge di rosa" prosegue nel fine settimana con due presentazioni di libri: sabato all 16 in biblioteca "Una ragazza in cima" di Francesca Brunetti, la storia della prima donna a scalare in Monte Bianco destinata ai piccoli e con laboratorio; domenica alle 17,30 al Maggiore incontro con Marilù Oliva con il libro "Le spose sepolte".