Aiutò Anna Maria Fornara a riportare a casa i suoi figli. Erano stati portati in Marocco dal padre
C’è un legame tra il nostro territorio e l’ambasciatore Luca Attanasio, vittima ieri con il carabiniere Vittorio Iacovacci di un attentato in Congo.
Attanasio, ormai dieci anni fa, fu una figura chiave per riportare a casa i due bambini rapiti e portati in Marocco dal padre.
Il caso era balzato alle cronache nazionali: il padre marocchino, tassista a Verbania, nell’agosto del 2010 aveva portato i due bambini nel suo Paese di origine senza il consenso della madre, italiana, dalla quale era separato, e aveva fatto perdere le proprie tracce. La mamma dei bambini si era battuta senza mai arrendersi per i suoi figli, aiutata dagli avvocati Marisa Zariani e Gabriele Bertolio. Dopo diversi mesi di angoscia, finalmente, nel febbraio del 2011 i piccoli erano tornati in Italia.
In Marocco ad accogliere la mamma e i suoi avvocati c’era proprio Attanasio, giovane console di 33 anni. Da subito diede un importante impulso alle ricerche e fu determinante per la fine positiva della vicenda. “Ho un debito enorme nei confronti suoi e dei suoi collaboratori - ricorda oggi la mamma dei bimbi, Anna Fornara -. Ha fatto tutto quello che poteva e forse anche di più. Era al suo primo incarico, era intraprendente, entusiasta e molto umano. Aveva una grande empatia. E’ stato importantissimo per me, che mi trovavo lontana dal mio Paese. E’ una grande perdita per tutti noi”.