Bls dal canto suo si dice consapevole della situazione e annuncia che a partire dal 7 febbraio il treno delle 17.22 potrà contare su carrozze aggiuntive rispetto alla composizione attuale
Protestano i lavoratori frontalieri che ogni giorno per raggiungere la Svizzera utilizzano i treni della società ferroviaria Bls. Succede dopo che la compagnia ferroviaria privata ha deciso di sospendere il treno serale delle 17.07 in partenza da Briga e diretto a Domodossola. “ Per effetto di questa decisione tutti i lavoratori italiani si trovano a viaggiare sulla corsa in partenza alle 17.22. Questo comporta un affollamento delle carrozze “ spiegano i frontalieri. Oltre alla soppressione del treno, i lavoratori nostrani, lamentano anche la riduzione delle carrozze sul treno rimasto.
“ Viaggiamo in condizioni davvero difficili “ la denuncia Eduart Braka, rappresentante del sindacato svizzero Unia. A lui si sono rivolti i frontalieri che, dopo la pausa natalizia hanno ripreso il lavoro nelle fabbriche e uffici del Canton Vallese. “Dopo le vacanze di Natale ci siamo trovati a viaggiare gli uni accanto agli altri. Mancano le distanze di sicurezza obbligatorie in periodo di pandemia e mancano anche i posti a sedere. I corridoi sono occupati da viaggiatori costretti a stare in piedi” aggiunge Braka.
Bls dal canto suo si dice consapevole della situazione e annuncia che a partire dal 7 febbraio il treno delle 17.22 potrà contare su carrozze aggiuntive rispetto alla composizione attuale. I posti a sedere sono destinati ad aumentare dagli attuali 340 a 470.