In legno di rovere, alta poco meno di tre metri, la croce è stata posata nel marzo 2021 da un gruppo di volontari stimolati e coinvolti da Antonio Manciavillano, ex dipendente comunale a riposo
E’ stata benedetta la Croce di legno posata dai volontari sulla sommità della Motta Granda, il
secondo colle per altezza di Arona dopo il Motto Mirabello. Non poteva mancare don Claudio
Leonardi, il parroco, che con tanti volontari si è inerpicato, ovviamente a piedi essendo il sentiero,
irto e in salita, non praticabile ai mezzi motorizzati. Al suo fianco Federico Monti il sindaco, in
tenuta sportiva per l’occasione, accompagnato dalla sua consorte Monica Mora. La Croce in legno
di rovere, alta poco meno di tre metri è stata posata nel marzo 2021 da un gruppo di volontari
stimolati e coinvolti da Antonio Manciavillano, ex dipendente comunale a riposo. Alla benedizione
c’era pure chi quella croce l’ha costruita, Paolo Pirali, e altre persone che sfidando le intemperie
hanno voluto arrampicarsi sul cucuzzolo della Motta Granda da cui si gode un panorama invidiabile
su Arona e su tutto il Basso Verbano. Tra gli altri erano presenti Angelo Ferrari, Giorgio Crola,
Paolo Pirali, Cinzia Pirali, Paola Bertoldini, Renato Cristina, ancora gli alpini Pietro Iacazzi, Piero
Ferrari e Graziano Bocchetti che per essere presenti all’evento hanno rinunciato al raduno Ana di
Rimini. Con loro tanti volontari e appassionati di scarpinate che non hanno voluto mancare
all’appuntamento sul colle. Premiati tutti i collaboratori con una medaglia; il ricavato delle offerte è
stato destinato alle missioni.
Al ritorno un violento acquazzone si è abbattuto sul colle aronese. E’ stato preso dai protagonisti
come una sorta di benedizione.