Le fiamme si stavano avvicinando al paese, notte di paura per gli abitanti di Olgia. Intervenuto anche l'elicottero
Brucia la montagna in Valle Vigezzo. Un vasto incendio domenica sera si è sprigionato lungo il versante montano compreso tra Re e il confin italo-svizzero di Ribellasca. Le fiamme sono divampate intorno alle 21.30 nei pressi della galleria di Olgia, interessando il pendio che costeggia la statale 337. Impegnati per tutta la notte i vigili del fuoco di Domodossola e del distaccamento di Santa Maria Maggiore, le squadre dell'Aib e i Carabinieri Forestale. Tre i fronti delle fiamme, a poca distanza gli uni dagli altri, tanto da fare pensare - ma è solo un'ipotesi su cui indagano le forze dell'ordine - all'azione di un piromane. Ieri sera a Camedo, appena oltre il confine, sono intervenuti anche i pompieri svizzeri per tenere sotto osservazione l'evolversi della situazione. Ed è stata una notte di paura per gli abitanti di Olgia, preoccupati per le fiamme che si stavano pericolosamente avvicinando al paese. I roghi, grazie al lavoro di vigili del fuoco e Aib, sono stati circoscritti all'alba. Nessun problema per la viabilità con i frontalieri che questa mattina hanno potuto transitare regolarmente lungo l'arteria per raggiungere il posto di lavoro in Canton Ticino. In giornata i focolai hanno però nuovamente preso vigore e s'è reso necessario anche l'impiego di un elicottero per spegnere gli ultimi roghi e procedere alla bonifica.
Marco De Ambrosis