Tempi sempre più duri per chi lavora oltreconfine. In Svizzera l'UDC chiama i Ticinesi alle urne per il referendum contro le assunzioni di stranieri e il dumping salariale e loro, i frontalieri, vanno su tutte le furie.
Il prossimo 25 settembre nel Canton Ticino gli elettori saranno infatti chiamati ai seggi per decidere su una modifica costituzionale "per la salvaguardia dell'identità ticinese, contro l'immigrazione di massa e il dumping salariale". Il referendum, proposto dall'UDC, trova l'appoggio anche della Lega dei Ticinesi e mira a - parità di qualifica professionale - a dare la precedenza nelle assunzioni ai connazionali, rispetto agli stranieri. Già nel 2014 un referendum aveva peraltro stabilito la possibilità di contingentare il numero dei lavoratori stranieri. E' seriamente preoccupato Antonio Locatelli. I frontalieri però, a prescindere dalle difficoltà del momento, non vogliono creare ( per il momento ) inutili allarmismi.