“In attesa che la Corte d’Appello proclami la convalida dei consiglieri regionali eletti il Presidente della Regione ho designato la nuova squadra di governo”. Il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha esordito così davanti alla stampa riunita al 41esimo piano del Grattecielo di piazza Piemonte a Torino, da pochi mesi nuova sede della Regione Piemonte. Unidici assessori più due sottosegretari. Novità per il Vco è l’entrata nel governo piemontese dell’ossolano Alberto Preioni. Il leghista è uno dei due Sottosegretari ( l’altra è l’azzurra Claudia Porchietto ) che affiancherà Cirio nella legislatura al via tra poche settimane. Preioni non è riuscito a farsi riconfermare a Palazzo Lascaris ma torna a Torino con una nuova veste. “Abbiamo dato la giusta rappresentanza al Vco. Il ruolo dei sottosegretario è importante. Si occuperà dei rapporti con la Svizzera, della Regio Insubria e dei temid el frontalierato” ha spiegato il presidente.
Su 11 assessori, le conferme sono cinque: gli azzurri Andrea Tronzano e Marco Gabusi, che restano in linea di massima con le stesse deleghe della precedente legislatura; l’esponente Fdi Maurizio Marrone, che aggiunge alle sue precedenti deleghe quelle su Casa, famiglie e bambini; il leghista Matteo Marnati, che aggiunge alle sue deleghe pregresse quella nuova all’Intelligenza artificiale; e la stessa Chiorino, che oltre alla vicepresidenza mantiene le deleghe a Istruzione e Lavoro. Fra le new entry nell’esecutivo figura Paolo Bongioanni, capogruppo FdI uscente, che avrà l’Agricoltura, questa volta riunita con il Commercio. C’è poi per la Lega Enrico Bussalino, al quale viene assegnata la delega identitaria all’Autonomia; per FdI c’è Marina Chiarelli che riunisce Turismo, Cultura e Sport, e per la lista civica ‘Cirio Presidente’ figurano Marco Gallo e Gian Luca Vignale. Il primo spazierà fra Montagna e Aree protette, il secondo avrà Personale e Affari legali. Completano il quadro due sottosegretari alla presidenza, che sono Claudia Porchietto di Forza Italia e il capogruppo leghista uscente Alberto Preioni. A loro Cirio potrà affidare i dossier più delicati che ha tenuto per sé, come Pnrr e fondi Ue. Cirio ha trattenuto presso di sé, fra le altre, anche la delicata delega ai diritti, forse con l’obiettivo di non metterla in mano ai partiti alleati, in questa materia più estremi del suo. “E’ una giunta – ha sottolineato il governatore azzurro – di valore, di qualità, di persone perbene ed esperte. Ed è in continuità con la precedente, anche se la democrazia rappresentativa impone dei cambiamenti di equilibrio legati all’esito delle elezioni. Presentiamo la nuova squadra con tempismo – ha aggiunto Cirio – a riprova del fatto che la nostra è una giunta pronta e compatta, che non ha avuto bisogno di grandi equilibrismi per individuare la migliore sintesi”. Cirio si è soffermato sulla Sanità, che passa dalla Lega a Fdi. “L’assessore alla Sanità, che ha la delega più delicata – ha detto – è stato sindaco di Casale Monferrato, che è sede di un ospedale, quindi ha vissuto da sindaco i problemi della sanità pubblica. Credo che questo assessorato debba essere espressione del partito di maggioranza relativa, perciò sono felice che Federico Riboldi faccia parte di Fratelli d’Italia”. Riboldi ha però un’altra peculiarità, rivelata da lui stesso oggi: è stato adottato alla nascita grazie alla scelta fatta dalla sua madre naturale di preferire questa strada all’aborto. Nello svolgimento del suo incarico però, ha puntualizzato, punterà alla “piena attuazione della legge 194”. Dopo l’annuncio della squadra, al quale seguirà la firma del decreto di nomina “un minuto dopo la proclamazione di tutti gli eletti”, le opposizioni hanno attaccato le scelte di Cirio su due punti: la scarsità di donne e il fatto che abbiano prevalso, ha sostenuto il segretario regionale Pd Domenico Rossi, “logiche di spartizione con poca attenzione alle competenze e scarsa autonomia del presidente. Lui stesso aveva fatto trapelare di voler affidare la sanità a un tecnico, ma ha dovuto cedere a Fdi, come nella scorsa legislatura già aveva fatto con la Lega”.
La mappa completa delle deleghe.
Cirio ha tenuto : coordinamento politiche regionali, legalità, Pnrr, fondi europei e rapporti con le Istituzioni Ue, Rapporti con la Confrenza Stato Regione, Affari internazionali, comunicazione, grandi eventi e benessere animale.
Vice presidente . Elena Chiorino. L’assessore in quota Fdi mantiene le competenze della passata legislatura : istruzione, merito e diritto universitario, lavoro, formazione professionale e welfare aziendale, rapporti con le società partecipate regionale.
Paolo Bongiovanni ( fdi) si occuperà di Commercio, Agricoltura e civo, Parchi, caccia e pesca, peste suina.
Enrico Bussalino (Lega) Autonomia, Sicurezza e polizia locale, Immigrazione, Logistica e infrastrutture strategiche, enti locali
Marina Chiarelli ex vice sindaco di Novara (Fdi ) ha ottenuto le deleghe al turismo, cultura. sport e post olimpico, pari opportunità e politiche giovanili.
Marco Gabusi(Fi) Trasporti e infrastrutture, opere pubbliche e difesa del suolo, Protezione civile e gestione dell’emergenza profughi
Marco Gallo (Lista Cirio presidente) Sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal, sistema neve, Tutela delle aree protette, Attività estrattive, Programmazione territoriale, urbanistica, biodiversità e tartuficoltura
Matteo Marnati (Lega ) riconferma le deleghe della passata giunta . Ambiente, energia e coordinamento del tavolo permanente per l’emergenza alla siccità, innovazione, Intelligenza artificiale, ricerca, servizi digitali
Maurizio Marrone (Fdi ) Politiche sociali e dell’integrazione socio sanitaria, Emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale, Usura e beni confiscati, Politiche della casa e delle famiglie
Federico Riboldi (Fdi ) Sanità, Lea, prevenzione e sicurezza sanitaria, Edilizia sanitaria
Andrea Tronzano (Fi) riconferma anche lui le deleghe al bilancio, finanze, programmazione economica, sviluppo attività produttive
Gianluca Vignale ( lista Cirio presidente )
Personale, patrimonio, affari legali e contezioso, Rapporti con il Consiglio regionale. Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di sviluppo e coesione